Barbato in tour per presentare “Superstiti”, il disco d’esordio

Barbato in tour per presentare “Superstiti”, il disco d’esordio

Prossimi appuntamenti:

17/11 – ROMA – Pierrot Le Fue – in solo

18/11 – PERUGIA – Indigo Art Gallery – In solo

19/11 – SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nadir  – In solo

29/12 –  ACERRA (NA) – TerroNir

Continua il tour di BARBATO per presentare dal vivo SUPERSTITI, l’album d’esordio, uscito a inizio novembre per l’etichetta genovese Pioggia Rossa Dischi. I live, organizzati da Voolcano Booking, interesseranno il Lazio, l’Umbria, le Marche e la Campania.

BARBATO porterà dal vivo i nove brani che compongono il disco con la sua attitudine indie, in sospeso tra rock, pop, folk e cantautorato più classico. Un’atmosfera intima, quella del live,  all’interno della quale gustare a fondo le storie e le sensazioni che il cantautore campano racconta attraverso testi sinceri e mai banali.

SUPERSTITI, il disco d’esordio di BARBATO, parla dei nostri tempi. È un ritratto sincero e lieve delle nostre fragilità, articolato come nove lettere aperte a chi ci ama, ci ha amato e a quella parte di noi che non esponiamo mai.

Sentimenti che mutano come stagioni, una Napoli soleggiata che ferisce come il sole d’estate, idee così strette che ci fanno inciampare e anni di pietra che lasciano lividi… C’è tanta malinconia, tra le dolorose mancanze e ciottoli di consapevolezza, ma anche una scintilla di implacabile speranza, che si fa largo tra le preoccupazioni, aggirando la disillusione e sgretolando le nostre convinzioni più granitiche. 

In un’epoca di precarietà, sentimentale e sociale, vorremmo dare una misura a tutto, per contenere e contenerci. Per controllare tutto quello che può ferirci e pensare che possa esistere una precisa dose d’amore capace di guarirci. Ma è solo nell’abbandono che possiamo trovare un senso profondo dell’esistenza e lasciare che il nostro capitale umano possa emergere, in tutta la sua forza: è la riappacificazione con la nostra parte più autentica a cauterizzare ferite e proiettarci in un futuro pieno di senso e scevro di paure. Finalmente libero.

SUPERSTITI è la necessità di capire chi siamo, al di là di tutto. È la volontà di non ignorare i nostri abissi, ma di accettarli e integrarli in un presente dove c’è spazio per tutto: per le nostre luci e le nostre ombre. 

Il disco è stato interamente registrato a “LeNuvole Studio”, missato agli “Indigo Studios” di Palermo da Fabio Rizzo, masterizzato agli “Schuller Sound” di Valencia da Pablo Schuller e ha visto la produzione artistica di Massimo “Blindur” De Vita.

Barbato parla del disco “Superstiti”

SUPERSTITI è un disco che prova ad immergersi nella contemporaneità e a superare i dualismi che la caratterizzano. È un viaggio al termine della notte, laddove esiste uno spiraglio di luce che vuole diventare giorno.

In un momento storico in cui non ci sono mezze misure, in cui o sei bianco o sei nero, o sei pro o sei contro, ho voluto porre l’attenzione sulle sfumature che particolarizzano l’essere umano, che vive di contrasti unici e non generalizzabili. Ho voluto parlare della difficoltà nelle relazioni, della necessità di evitare la superficialità… Se tutto si muove sul pelo dell’acqua, provare a immergersi nel profondo, per toccare con mano la complessità del presente, non è un esercizio retorico: è una presa di posizione.

Da questo itinerario dell’uomo nasce l’auspicio del cambiamento: quando di fronte a te riconosci l’altro e non la categoria dell’altro, allora il primo passo è compiuto.

TRACKLIST

1. L’INVERNO

2. XXX AGOSTO

3. LIVIDI

4. DOMENICA

5. MAGGIO

6. SUPERSTITI

7. METTO RADICI

8. CAPITALE UMANO
9. VERA

Barbato parla di “Superstiti” traccia per traccia

1 – L’INVERNO

Declinare al futuro anteriore le paure e le ansie quotidiane, vivendo l’inverno ma pensando alla primavera: questo è il concetto alla base di L’INVERNO. Una canzone per esorcizzare con l’aspettativa quello che ancora deve essere, “come un libro non letto, un futuro non ancora scritto”.

2 – XXX AGOSTO

Un viaggio per riscoprire l’amore tra le strade malinconiche e piene di profumi di Napoli, in bilico tra caffè caldi in piena estate e il sole che squarcia le finestre come un quadro di fontana. In XXX agosto la felicità è nell’attesa di un bacio, nella nostalgia di un ritorno, nella malinconia di una città che apre le sue porte e racconta storie personali che diventano collettive.

3 – LIVIDI

Un brano dedicato alla precarietà dei nostri tempi che pervade i rapporti umani. LIVIDI parla della fatica che facciamo per rimanere in equilibrio, tra opinioni e rimorsi, coinvolti in relazioni che talvolta ci fanno sentire perduti. La ricerca di un senso di stabilità, che non ci faccia per forza sentire soli davanti alle questioni della vita, è come una lunga camminata, che possiamo affrontare senza ansie solo se accettiamo di lasciarci andare. 

4 – DOMENICA

DOMENICA è il riconoscimento della possibilità di essere tante persone pur restando se stessi, con le proprie molteplici attitudini e nessuna strada definita. È il prendere coscienza di poter essere anche “altro” in questa società, soprattutto dopo una pandemia globale, che ha ridisegnato i bisogni e le aspettative di ognuno.

5 – MAGGIO

MAGGIO è la fotografia di un amore impossibile. Rappresenta la difficoltà, talvolta, di riuscire a far incrociare strade, momenti e persone che il destino ha voluto inconciliabili. Come un temporale durante un concerto, MAGGIO è l’evento imprevisto nel momento perfetto.

6 – SUPERSTITI (FOCUS TRACK)

La title track dell’album è il punto di incontro delle anime che hanno guidato la nascita del disco. Un mondo difficile da vivere, tra le macerie del presente e la paura del futuro, dove i rapporti umani sono lacerati e complessi, ed il confronto con se stessi doloroso. Eppure, l’invito a “non voltarsi indietro” è il nuovo punto di partenza, fatto di speranza e consapevolezza, per poter continuare a guardare avanti.

7 – METTO RADICI

Una canzone che, silenziosamente ma con decisione, invita a prendere posizione nelle piccole e grandi cose che affrontiamo quotidianamente; un incoraggiamento a sedersi dalla parte del torto, scegliendo la strada più difficile. Un ritorno alla terra e alle origini per ricordarci quello che siamo e ciò che dovremmo essere, anche quando non veniamo ascoltati.

8 – CAPITALE UMANO

Il lockdown e una pandemia mondiale ci hanno dato la possibilità di guardare dentro noi stessi, fermandoci ad ascoltarci e a riflettere su quello che siamo veramente. Su quale sia realmente il nostro CAPITALE UMANO. Il prodotto è una canzone che scava dentro, nel profondo, e mette a nudo le fragilità delle persone sole davanti ad uno specchio. Pronte ad accettarsi, pronte a dire “resto così come sono”.

9 – VERA

VERA è l’affresco corale sull’universo femminile che attraversa quotidianamente il mondo. Un insieme di storie, emozioni e aspettative che dal particolare arrivano al generale, per riconoscere e riconoscersi con la giusta profondità. 

CREDITI “SUPERSTITI”

I Testi e le musiche di Donato Barbato

Registrato presso “Le Nuvole studio” (Cardito-Na) da Massimo De Vita Missato presso “Indigo studios – Palermo” da Fabio Rizzo

Masterizzato presso gli “SchullerSound” di Valencia (ES) da Pablo G. Schuller

Voce e chitarra acustica: Donato Barbato
Chitarra elettrica: Andrea Moreno

Violino: Ludovica Grisolia e Carla Grimaldi
Basso: Fabio Gerardi

Batteria e Percussioni: Emmanuele Rea

Pianoforte, synth e tastiere: Massimo De Vita

Artwork di copertina di Alberto Cavallini, da una foto di Diana De Luca

Barbato

BARBATO è un cantautore nato sotto il segno della bilancia e cresciuto ad Acerra (NA). Attraverso piccole storie, personali e collettive, racconta i sentimenti inaspettati che crescono dentro e fuori ognuno di noi, tra sogni, condivisione e precarietà.

Ha condiviso il palco con Zibba, Modena City Ramblers, Eugenio in Via di Gioia, Franco 126, Francesco Di Bella, Gnut e Dario Sansone. 

Nel 2022 ha partecipato al Balena Festival di Genova, al Furore Festival di Napoli e al Festival “La Città sommersa” al Monk di Roma.

Vicino a molte tematiche sociali, è stato ospite del progetto “gli ultimi saranno” che si batte per introdurre il teatro e la musica in ogni carcere come strumento di espressione e riscatto dei detenuti ed ha contribuito alle lotte ambientali nella terra dei fuochi.

Fonde la musica d’autore anche di ultima generazione con influenze d’oltreoceano dando vita a un songwriting indipendente tra indie, folk, alternative e pop d’autore. 

Finalista al concorso “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore”, al Premio Georges Brassens Città di Marsico Nuovo e al Green Music Contest, il 2 novembre pubblica il suo disco d’esordio, SUPERSTITI, per l’etichetta genovese “Pioggia Rossa Dischi”, con la produzione artistica e l’arrangiamento di Massimo “Blindur” De Vita e la collaborazione di Fabio Rizzo (Indigo, 900B). 

Ad organizzare i live, Voolcano Booking. Tutte le foto sono di Diana De Luca.